Petit Village
“Prends ton temp” mi suggerisce sorridendo il mio amico Jean Claude, nel giardino della casa di cui s’innamorò anni prima, un vero "coup de foudre" per il quale abbandonò Parigi e si stabilì in questo piccolo villaggio della provincia francese, la Francia più vera, più autentica. Mi sono immersa in uno spazio che mi si è rivelato naturale, trascorrendo lunghe giornate estive di ordinaria tranquillità nei salottini, nei giardini dei miei nuovi amici, conversando con loro in modo leggero e naturale, come se avessi sempre abitato lì. Amo questo piccolo villaggio, vi torno periodicamente e vi ritrovo sempre armonia, condivisione. Le storie sono tante, divertenti e melanconiche, le famiglie sono allargate, ognuno può raccontare e stupire. Certi dettagli riescono ancora a sorprendermi e sento che una buona dose di ozio unito all’affetto possono completare un quotidiano invisibile e sereno. Un posto come un altro, basta saperlo trovare.